PATTO SEGRETO TRA ITALIA ED IL DITTATORE ERDOGAN PER L' INVASIONE DI CLANDESTINI?

E l' invasione in atto di clandestini prevalentemente tunisini e pachistani, in minor misura africani, parte dalla Tunisia, dove recentemente il governo islamista mafioso, sempre piu' appoggiato dalla Turchia del dittatore Erdogan, ha concesso un' amnistia ad oltre 30.000 detenuti a causa dell' epidemia del Covid-19, un' amnistia concessa soprattutto per evitare pericolosissime tensioni nel paese nordafricano, a serio rischio guerra civile . Le partenze dalla Libia sono oggettivamente ridotte a causa della guerra in corso tra il governo filo turco di Tripoli ed il generale Haftar appoggiato da Egitto, Russia ed Emirati. Situazione tunisina incandescente, dunque , con il governo islamista mafioso, corrotto ed incapace di raddrizzare le catastrofiche condizioni dell' economia di quel paese, con decine di migliaia di disoccupati. Governo tunisino che spera quindi nelle partenze dei suoi giovani senza lavoro e detenuti comuni, per evitare il collasso definitivo del paese. Ma questi sbarchi di clandestini, incoraggiati se non organizzati dallo stesso governo tunisino, trovano il governo italiano, consenziente nei fatti, senza una vera e propria opera di contrasto all' immigrazione clandestina, con le navi " madri " cariche di clandestini che possono liberamente attraversare il canale di Sicilia, senza alcuna intercettazione da parte della marina militare italiana e neppure essere segnalata dai satelliti militari. Circostanze che fanno pensare ad una tacita approvazione da parte del governo italiano di questi sbarchi di clandestini, tacita approvazione che puo' avere come motivazioni pesantissimi interessi economici e soprattutto petroliferi . Infatti le forze del governo di Tripoli appoggiate da Erdogan, stanno riprendendo il controllo di meta' paese, grazie al sostegno della Turchia, ed i giacimenti petroliferi controllati dall' italiana Eni, sono a forte rischio. Come a rischio sono le trivellazioni della stessa Eni al largo di Cipro, su mandato del locale governo greco cipriota. Il dittatore turco Erdogan , da diversi mesi, intima a Cipro ed all' Italia, che quei giacimenti di petrolio, sono turchi, e recentemente il governo italiano aveva inviato una fregata nelle acque di Cipro, per pressioni sulla Turchia. Ed allora e' possibile che sia stato fatto un accordo tra il governo italiano ed il dittatore Erdogan: l' Italia accettera' oltre 100.000 clandestini provenienti da Tunisia e Libia, con lo scopo di alleggerire la pressione migratoria su questi due paesi , vassalli del neo impero Ottomano, ed in cambio l' Italia avra' salve le sue concessioni petrolifere a Cipro ed in Libia. Un patto, come al solito che antepone gli interessi delle solite lobby finanziarie italiane a discapito della sicurezza dei popoli italici.
BRUNO PESICH

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