LIBIA : AL VIA LA MISSIONE NAVALE UE " IRINI " MA CON MOLTE DEFEZIONI


Le divisioni europee zavorrano la missione navale
Incognita risorse e prime defezioni zavorrano l'Operazione Irini. Ritardata al via dalle divisioni politiche, la missione navale europea a guida italiana per il controllo dell'embargo sulle armi in Libia perde già il sostegno di Malta e rischia ora di navigare a vista. E se La Valletta subordina il suo ritorno a bordo a un aiuto di Bruxelles nella gestione della pressione migratoria, incerti sono al momento anche i mezzi su cui potrà contare l'operazione. La Francia parteciperà a singhiozzo, mentre Italia e Grecia, che si alternano al Comando in mare, non si sono ancora pronunciate.


L'alternanza al comando navale fra Italia e Grecia. I chiarimenti di Di Maio
In un'audizione alle commissioni esteri di Senato e Camera in seduta congiunta, il Ministro degli esteri Luigi Di Maio, ha chiarito il meccanismo di alternanza semestrale nel comando in mare, fra Italia e Grecia. "La missione non cambierà il comando - ha detto -. Il comando sarà italiano. Il comando navale sarà alternato con la Grecia, ma ci sarà comunque un Capo di Stato Maggiore italiano quando ci alterneremo con la Grecia".



Borrell sul ritiro di Malta: "Frenare la missione ritarda stabilizzazione e riduzione dei flussi"
Alla guida della missione, l'ammiraglio Fabio Agostini ha al momento a disposizione la fregata francese Jean Bart e un aereo da pattugliamento del Lussemburgo, che dovrebbero essere presto affiancati anche da mezzi tedeschi.


Al ritiro di Malta, l'alto rappresentante per la politica estera UE, Josep Borrell, ha replicato sottolineando l'importanza della missione e alludendo a un circolo vizioso: "Limitare l'operatività della nostra missione navale - ha detto - non può che ritardare la stabilizzazione in Libia, necessaria a ridurre i flussi migratori verso l'Europa".
FONTE EURONEWS


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