E SUGLI ASSISTENTI CIVICI ANTI MOVIDA, NUOVE TENSIONI NEL GOVERNO M5S-PD

Gli assistenti civici "non saranno incaricati di pubblico servizio e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze di polizia". Lo chiariscono fonti di Palazzo Chigi al termine della riunione di maggioranza, presenti il premier Conte e i ministri Lamorgese, Boccia e Catalfo. "La Presidenza del Consiglio chiarisce che i ministri interessati al progetto proseguiranno nelle prossime ore nel mettere a punto i dettagli di questa iniziativa, che mira, per il tramite della Protezione civile, a soddisfare la richiesta di Anci di potersi avvalere, per tutta la durata dell'emergenza sanitaria, di soggetti chiamati ad espletare, gratuitamente, prestazioni di volontariato", spiegano le fonti. Tuttavia, fonti M5s criticano l'esito della riunione e affermano di "essere stati tenuti all'oscuro del progetto".  La riunione si è svolta dopo una giornata di polemiche. Sul "possibile bando" per assistenti civici "ho delle perplessità", a breve a Palazzo Chigi "avrò una riunione con il premier Conte ed i ministri competenti, per agli Affari regionali e dell'Interno, Francesco Boccia e Luciana Lamorgese proprio per affrontare il tema", aveva detto il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo. Alla domanda se si sia discusso prima, "no, non c'era stata una condivisione", la proposta "probabilmente il ministro Boccia l'ha portata avanti con l'Anci".  "Quando si parla di assistenti civici parliamo di volontariato", ci tengono a precisare fonti del ministero degli Affari Regionali. "Stiamo parlando di 16 ore settimanali che ciascuno può regalare al proprio comune per aiutare gli anziani, portare spesa e medicine, aiutare nell'organizzazione del distanziamento sociale, come ad esempio fuori dalle chiese o fuori dai parchi per contingentare gli ingressi. Nessuna vigilanza, ronda o sentinelle anti spritz. In caso di assembramenti non potranno chiedere i documenti, ma solo segnalare a vigili e forze dell'ordine". Precisazioni mirate, ma che non riescono a placare una polemica trasversale, ormai divampata. Sulla questione interviene anche il Viminale con una nota nella quale dichiara che "le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell'Interno, per l'istituzione della figura degli 'assistenti civici' in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio".  "La fuga in avanti di Boccia sui 60 mila assistenti civici non mi convince", e soprattutto "non convince il M5s". L'altolà arriva con il tweet di Gianluca Castaldi, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento. "Per noi - chiarisce il senatore M5s - i cittadini devono controllare quello che fanno i politici, non quello che fanno altri cittadini: auspico un passo indietro del ministro e confronto con tutta la maggioranza".  "Il governo metterà in campo un esercito di 60.000 volontari, chiamati assistenti civici, scelti dalla Protezione civile, che avranno il compito di aiutare le autorità a far rispettare le regole della Fase 2 e le limitazioni delle libertà individuali imposte a colpi di decreto. Saranno reputati pubblici ufficiali, per evitare che siano insultati o aggrediti dai cittadini? Chissà se avranno una divisa e strumenti per difendersi, tipo un manganello. Di fatto una milizia autorizzata dal governo". Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, su facebook. "Cos'è, la versione grillo-piddina dei guardiani della rivoluzione? Credo veramente che si stia esagerando. La deriva autoritaria alla quale stiamo assistendo sta assumendo contorni grotteschi ma non per questo meno pericolosa di ogni altra deriva liberticida. Al Governo consiglio di non tirare troppo la corda perché gli italiani sono stanchi e arrabbiati".  "Un ministro ha annunciato la creazione di un corpo di 60.000 assistenti civici. Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità? Come spesso accade la penso come Matteo Orfini. Non sarebbe meglio valorizzare di più il terzo settore e il servizio civile?". Lo scrive Matteo Renzi nella sua ultima enews.  "Da assistenti civici a guardie civiche il passo, anche linguistico è stato assai veloce: basta questo per affermare che la proposta del ministro Boccia è improponibile e pericolosa cosi come quella di far lavorare in un settore così delicato persone professionalmente impreparate". Lo afferma Paolo Cento di Sinistra Italiana-Leu. "Torniamo alle cose semplici: se mancano vigili urbani nei comuni per effettuare i controlli anti covid si proceda velocemente ad assumerli con procedure semplificate e con finanziamenti statali da dare agli enti locali per questo potenziamento degli organici". "Abbiamo riscontrato poca chiarezza nelle dichiarazioni del ministro Boccia a proposito dell'emanazione di un bando per assistenti civici. A noi sembra del tutto inopportuno che a supervisionare la correttezza dei comportamenti degli italiani, con particolare attenzione, vista la stagione, alla movida, possano essere cittadini semplici". Così in una nota il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone e la senatrice Annamaria Parente. Secondo il governatore del Veneto, Luca Zaia l'idea di introdurre degli assistenti civici è "una sconfitta sociale perché pensare che devi mandare uno a controllare se indossi la mascherina che è un farmaco salvavita significa che abbiamo un problema culturale. Diversamente se dobbiamo combattere contro i complottisti facciamo la fine di galileo e allora dico ai giovani: se volete veramente ribellarvi ai controlli indossate la mascherina per protesta". "Gli assistenti civici sono i volontari che in questi mesi ci hanno aiutati a tenere in piedi le nostre comunita'". Così il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, che spiega: "Quello che sarà pubblicato è un bando della Protezione civile per selezionare volontari. Quei volontari che ci hanno aiutato a consegnare la spesa o i medicinali a chi non poteva uscire di casa nella fase di emergenza e che in questa nuova fase stanno facilitando gli accessi contingentati ai parchi e ai mercati, contando il numero di persone che entrano ed escono o alla riapertura delle spiagge potranno spiegare le regole per l'accesso. Insomma svolgeranno le attività che i volontari hanno svolto in questi mesi tenendo in piedi le nostre comunità". "Se apri i locali nei luoghi dove ci sono i locali le persone ci vanno. Se non vuoi che ci vadano o vuoi che ci vadano in numero limitato, organizzi prima afflusso, modalità e controlli. Non servono assistenti civici. Servono ministri che facciano i ministri e amministratori che facciano gli amministratori. Non una schiera di influencer che commentano indignati le foto del giorno". Lo scrive su Facebook Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico. "Non ci sembra una buona idea quella del ministro Boccia e del Presidente dell'Anci, Decaro ". Lo afferma Giordano Masini, coordinatore della segreteria di Più Europa. "Ci vorrebbero medici, infermieri, assistenti sociali, insegnanti, persone preparate per fare test e tracciare i positivi e i loro contatti: perché non diamo vita a un servizio civile sanitario per il contact tracing? Quanti giovani studenti di medicina sarebbero disposti a dare il loro contributo in una modalità utile e costruttiva, e non solo repressiva? Il governo ritiri questa proposta dal vago sapore orwelliano e si concentri sulle cose che servono davvero". "La proposta degli assistenti civici è sbagliata perché riflette un'idea di lavoro povero, poco o per nulla retribuito e destinato a percettori di un qualche sostegno dello Stato che devono sentirsi perennemente in debito con lo stesso. Ed è sbagliata perché in questo modo le persone vengono trattate come infanti che hanno bisogno della tata e non come cittadini da responsabilizzare ed eventualmente sanzionare se non rispettano le regole. Il Governo si confronti con il Parlamento prima di assumere decisioni importanti. Perché ci mettiamo tutti la faccia in questa vicenda politica e in maggioranza rispondiamo in solido." Così il senatore di Leu Francesco Laforgia. "Per contenere futuri focolai strumenti seri per il contact tracing. No assumere una pletora di assistenti civici privi di qualsiasi competenza per controllare il nostro modus vivendi. Sì a spesa pubblica e tensione sociale, bello vivere nella Ddr, eh?" Lo scrive su Twitter la capogruppo di Forza Italia in Senato, Anna Maria Bernini. "Le guardie civiche incaricate, tra le altre cose, di controllare la movida, sarebbero dilettanti allo sbaraglio, privi di ogni esperienza, a rischio di un 'vaffa' o di legnate". Non piace all'ex questore, prefetto e politico Achille Serra l'idea dei 'guardiani' delle disciplina dei cittadini in funzione anti-virus. "Si mettono queste persone a repentaglio. Non hanno nessun potere, hanno una casacca addosso, vanno in mezzo alla movida di ragazzi pieni di birra e, se gli va bene, si pigliano qualche cattiva parola, se gli va male pure le botte". "Abbiamo bisogno di professionisti del bene comune e del welfare di comunità, non di vigilantes, sotto le spoglie di assistenti civici. Prima di lanciare programmi improvvisati torniamo a investire seriamente su servizio civile, volontariato e terzo settore". Lo scrive su Twitter il senatore Pd Tommaso Nannicini. "Vi sarà un bando" per gli assistenti civili "ma sarà tutto chiarito questa settimana. Si è parlato di 60mila, forse ne servirà qualcuno di più perché dobbiamo pensare a questa nuova fase in maniera elastica" Lo ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute a Radio24. “Il punto di partenza sono i dati che il ministero fornisce ogni settimana, un monitoraggio attento che rientra nel rischio calcolato e dobbiamo essere pronti a prendere misure di settimana in settimana”.
RAI NEWS

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