COVID-19 : 106 PAESI CHIEDONO INDAGINE INTERNAZIONE INDIPENDENTE PER ACCERTARE CAUSE DELLA PANDEMIA

CORONAVIRUS Oms, 106 Paesi chiedono indagine indipendente su origine della pandemia La risoluzione su Covid-19 verrà presentata martedì ma necessita del sostegno di due terzi dei 194 membri dell'assemblea, l'organo di governo dell'Organizzazione mondiale della sanità. La Cina si è sempre fortemente opposta all'ipotesi di un'indagine internazionale sulla pandemia Tweet Accordo Oms-Cio: promuovere la salute attraverso sport e attività fisica​Coronavirus, Oms: salute mentale a rischio Oms Europa: "Stanchezza per restrizioni quotidiane mette a rischio risultati" 18 maggio 2020 Il progetto di risoluzione promosso dall'Unione Europea e dall'Australia che chiede un'inchiesta indipendente sulle origini e la diffusione del coronavirus ha ottenuto il sostegno di 116 nazioni all'Assemblea dell'Organizzazione mondiale della Sanità che si tiene oggi e domani in videoconferenza. Si tratta di un numero molto alto ma non ancora sufficiente per essere approvata.   La risoluzione su Covid-19, anticipata dalla Reuters, verrà presentata martedì ma necessita del sostegno di due terzi dei 194 membri dell'assemblea, l'organo di governo dell'Organizzazione mondiale della sanità. La Cina si è sempre fortemente opposta all'ipotesi di un'indagine internazionale sulla pandemia. Il ministro degli Esteri australiano, Marise Payne, ha riferito che i negoziati sono ancora in corso. Nella bozza non si menziona la Cina o Wuhan (la città in cui il virus è stato accertato per la prima volta). Ma si esorta la comunità sanitaria globale a "identificare la fonte zoonotica del virus e l'introduzione nella popolazione umana, incluso il possibile ruolo di ospiti intermedi, anche attraverso sforzi come missioni sul campo scientifiche e collaborative".   (Taiwan ha deciso di non premere almeno per ora sulla partecipazione all'assemblea dell'Oms che si apre oggi: nonostante gli sforzi, l'isola non ha ricevuto un invito formale da osservatore, come in passato, a causa delle pressioni della Cina. "Nonostante i nostri sforzi e un livello senza precedenti di supporto internazionale, Taiwan non ha avuto un invito a partecipare", ha detto il ministro degli Esteri Joseph Wu, secondo i media locali, aggiungendo di aver accettato di rimandare l'esame della questione alla fine dell'anno.

RAI NEWS

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