COMMISSARIATA UBER ITALY CON L' ACCUSA DI CAPORALATO

Il tribunale di Milano, sezione misure di prevenzione, ha disposto il commissariamento della società Uber Italy per caporalato. Gli elementi raccolti porterebbero all'accusa di sfruttamento dei rider che consegnano il cibo a domicilio con Uber Eats, l'app dell'apposito servizio collegata al gruppo di noleggio auto. L'indagine è in corso e la misura è ancora in esecuzione da parte del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, con il coordinamento del pm Paolo Storari. Nell'inchiesta, che ha portato anche ad una serie di perquisizioni, viene contestato il reato previsto dall'articolo 603bis del Codice penale, ossia la "intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro" per la gestione dei fattorini che fanno le consegne di cibo a domicilio per il servizio Uber Eats.   Fattorini che, stando a quanto ricostruito, formalmente non lavorano per Uber ma per altre due società di intermediazione del settore della logistica, tra cui la Flash Road City che risulta indagata nel procedimento. L'inchiesta sui Rider Il mondo dei ciclofattorini o rider, con particolare riferimento alla città di Milano, raccontato a partire dalla raccolta e dall’analisi delle testimonianze di oltre 300 lavoratori, aveva vinto l'edizione 2018 del Premio Morrione, sezione webdoc, ed è stata pubblicata da Rainews.it. L’inchiesta "Welcome to Your Gig", di Lorenzo Pirovano e Giovanni Sacchi, già allora rivelava dati, volti e distorsioni dell’ancora poco conosciuto mondo della gig economy e delle sue imprese attive in Italia. -
RAI NEWS

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