COVID-19 : 6387 CASI POSITIVI E 366 MORTI, BILANCIO PESANTISSIMO

Nel consueto incontro pomeridiano con la stampa, il capo della Protezione civile, Borrelli, ha affermato che i casi positivi sono 6.387 (+1.326 rispetto a ieri), di cui 3.557 ricoverati, 650 in terapia intensiva e 2.180 in auto-isolamento. I guariti sono 622 (+33 rispetto a ieri) e i morti 366 (+133, di cui 113 in Lombardia, 8 in Emilia Romagna, 5 nel Veneto, 2 in Liguria e Lazio, 1 in Friuli Venezia Giulia, Marche e Puglia).   "Le fasce d'età delle vittime - spiega Borrelli - sono una persona nell'età 0-49; 1 persona nella fascia 50-59; 14 in quella 60-69; 39 in quella 70-79; 60 in quella 80-89; 18 tra i maggiori di novant'anni". "Acquistiamo 22 milioni di mascherine" Per la mascherine "stiamo firmando una serie di contratti che dal 12 marzo al 30 aprile ci metteranno a disposizione 22 milioni di quelle chirurgiche", ha poi aggiunto Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile. Iss: zone rosse per rallentare trasmissione "Appare evidente che c'è una circolazione critica locale del virus, le misure che sono state prese sono state adottate seguendo questa logica, per rallentare la trasmissione e fare sì che i casi che necessitano di ricovero possano essere numericamente dilazionati nel tempo. Al tempo stesso si è voluto dare un segnale forte di prevenzione a tutto il Paese perché in caso di focolai i locali i sistemi siano pronti", ha invece detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. "Nessuno è immune, contano i comportamenti" "Non c'è una parte d'Italia completamente immune, ci sono parti d'Italia dove al momento il virus circola meno. Dipende dai nostri comportamenti quanto circolerà", ha poi aggiunto Brusaferro in conferenza stampa ribadendo l'importanza cruciale delle "misure di distanziamento sociale". "Non è che se uno si sposta il tema cambia", ha detto rispondendo sull'esodo di ieri sera dal nord Italia. -
RAI NEWS

Commenti