IL CASO REGENI E LO STUPIDISMO DEL GOVERNO ITALIANO. Di Giovanni Bertei


La carcerazione a la tortura del giovane egiziano che studia a Bologna, ripropongono il caso di Giulio Regeni, giovane italiano che aveva osato indagare al suo interno sulla politica autoritaria di quel governo e pertanto arrestato, torturato e assassinato, mostrando di ignorare che l'Egitto è una repubblica islamica condotta da un dittatura militare, intollerante al suo interno di critiche o indagini a suo carico, che punisce con la carcerazione e la tortura, perfino con la morte. Facciano dunque attenzione i giovani a commettere la grave imprudenza di fare politica all'interno di quel Paese, il cui regime autoritario punisce severamente i trasgressori. Lo stupido governo italiano da tempo pretende che quello egiziano confessi il suo delitto, cosa che non farà mai, mentre avrebbe dovuto sì protestare energicamente, ma poi, vistane l'inutilità, o tacere oppure avviare provvedimenti di ritorsione economica o militare. Continuare a pretendere una confessione del governo egiziano sul delitto Regeni ,, mostra la stupidità del nostro Governo e la sua assoluta incapacità ad affrontare con autorevolezza situazioni in cui sia in gioco il prestigio del nostro Paese.
GIOVANNI BERTEI

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