DURISSIMO SCONTRO TRA OPPOSIZIONE E GOVERNO IN MERITO AL FONDA SALVA STATI

 Lo scontro sul Mes tra il premier Giuseppe Conte e il leader della Lega, Matteo Salvini, rischia di andare per vie legali. “Chi oggi si sbraccia a fare dichiarazioni altisonanti e a minacciare…se Salvini è uomo d’onore vada in Procura a fare un esposto. Io non ho l’immunità perché non sono parlamentare, lui ce l’ha e ne ha già approfittato per il caso Diciotti. Io lo querelerò per calunnia, veda di non approfittarne più”, ha detto il premier interpellato sugli attacchi di Salvini a proposito della riforma del Mes. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito che Conte terrà una informativa sulla riforma del Mes, il fondo salva stati, lunedì 2 dicembre alle 13. “Lunedì come sempre sarò in Parlamento in modo trasparente a riferire tutte le circostanze e verranno spazzate via mezze ricostruzioni, mistificazioni, mezze verità e palesi menzogne”, ha concluso Conte.“Sicuramente chiederemo a chi garantisce la democrazia il rispetto della separazione dei poteri, se il Parlamento dice ‘a’ il Governo non può fare ‘b’. Il garante della Costituzione ci garantisca che si torni in Parlamento: l’ultimo atto parlamentare parla di sospendere ogni determinazione definitiva”. Così Matteo Salvini, in una conferenza stampa sul tema del Mes (meccanismo europeo di stabilità, il cosiddetto salva-Stati), nel quale ha annunciato una richiesta della Lega di un intervento del capo dello Stato per sancire il valore del pronunciamento parlamentare del 19 giugno sulla riforma del trattato.”Noi non abbiamo cambiato idea, se i 5 stelle hanno cambiato idea, votano un atto – ha aggiunto – che dice l’esatto contrario.Qui ci sarebbero i risparmi dei lavoratori e dei pensionati italiani a rischio perché ci sono i problemi delle banche tedesche, siamo veramente alla follia”.”Noi facciamo affidamento sul fatto che gli amici dei 5 stelle e anche diversi amici del Pd potrebbero dirvi le stesse cose che vi abbiamo detto noi stamattina”, ha sottolineato il leader della Lega rivolgendosi ai cronisti. Questa vicenda, ha aggiunto, “è un attentato all’economia nazionale, un attentato alla sovranità nazionale, i traditori in tempo di pace pagano “Chi è a questo tavolo ha amplissima messaggistica, ‘whatsappistica’ su questo tema che se si volesse potrebbe essere mostrata al popolo italiano, non abbiamo nulla da nascondere, anche con il presidente Conte. Ricordo che scrissi ad alcuni dei trattatori a questo tavolo e dissi ‘non firmiamo un cazzo’à” ha detto ancora il leader della Lega. “Dentro e fuori dal Consiglio dei ministri ci assicuravano ‘non abbiamo preso nessun impegno’. Se dovessimo scoprire che qualcuno invece l’impegno l’ha preso, eh beh, la cosa cambiaà”, ha aggiunto l’ex vicepremier, spiegando che “gli avvocati stanno studiando”, a proposito della sua accusa di “tradimento” dell’interesse nazionale, le possibili conseguenze penali per gli esponenti del Governo coinvolti.”Quello che viene detto in Cdm è segreto, non voglio violarlo, ma se necessario qualche messaggio lo posso pure girare”, ha aggiunto Salvini tornando sul tema della “messaggistica”.
ASKA NEWS

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