IL SOSPETTO di Giovanni Bertei


E' quello che aleggia sopra di noi, ovvero che di politica Di Maio e Bonafede capiscano poco oppure che vogliano farci intendere che una vera riforma della Giustizia possa ridursi ai soli processi brevi, certamente sì anche a questi, ma soprattutto deve essere affermata la responsabilità del giudice. Chi emette le sentenze deve assumerne ogni responsabilità per le conseguenze che ne derivano, così come avviene per il medico chirurgo nei suoi interventi, dell'esito dei quali è responsabile, mentre i giudici questa responsabilità la respingono con il tacito consenso dei 5 Stelle. Così come rifiutano la separazione delle carriere, dove i giudici che emettono le sentenze convivono e lavorano al fianco dei procuratori che costruiscono l'accusa, il che è inaccettabile in una società moderna e democratica, senza contare che è l'ora di finirla con i procuratori che aprono fascicoli contro il governo, come accaduto per la procura di Agrigento e le cui iniziative finiscono con il ritorcersi contro l'interesse pubblico generale. Infine, la restituzione del potere di indagine alla Polizia di Stato, mettendo fine ai procuratori che aprono fascicoli. Per concludere, una vera riforma della Giustizia che preveda processi brevi, la responsabilità del Giudice onde i giudici rispondano di quel che fanno, la separazione delle carriere, il potere di indagare restituito alla Polizia di Stato. QUESTA E SOLTANTO QUESTA E' UNA VERA RIFORMA, TUTTO IL RESTO E' ARIA FRITTA!
GIOVANNI BERTEI

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