EGITTO : STRAGE ISLAMISTA AL CAIRO, OLTRE 20 MORTI

È di 20 morti e 47 feriti, di cui tre in gravi condizioni, il drammatico bilancio di un'esplosione che si è verificata al Cairo in Egitto, al National Cancer Institute (l'ospedale che ospita l'Istituto nazionale per il cancro) nei pressi di piazza Tahrir. Un'automobile lanciata contromano ad alta velocità si è scontrata con altre vetture e scatenato le fiamme. Sarebbero quattro i veicoli coinvolti, mentre numerosi sono i danni provocati dalla deflagrazione. Oltre all'ospedale, anche gli edifici nei dintorni hanno subito danneggiamenti. Un atto "terroristico". Così il presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi, ha definito sulla sua pagina twitter e facebook, l'esplosione. Una delle auto coinvolte conteneva esplosivi, ha riferito il ministero dell'interno egiziano in un comunicato, parlando di una autobomba.  Il movimento Hasm, un gruppo vicino ai Fratelli musulmani, è sospettato per l'attacco terroristico. Lo riferisce la polizia. Il gruppo jihadista è uscito allo scoperto rivendicando il tentato omicidio dell'ex Grand mufti Ali Gomaa, il 5 agosto 2016.  Il portavoce del ministero della Salute Khaled Megahed ha spiegato che l'incendio ha interessato gran parte dell'ospedale e costretto le autorità a evacuare il principale ospedale oncologico egiziano. L'incidente è avvenuto vicino agli uffici amministrativi dell'istituto, lontano dalle camere dei ricoverati. Oltre all'unità di crisi già istituita dal ministero della salute, il rettore dell'ospedale, che ha visitato l'istituto insieme ad altre autorità, ha ordinato l'istituzione di una commissione tecnica per verificare i danni.  Il pm egiziano Nabil Ahmed Sadeq ha ordinato un'inchiesta e inviato una squadra investigativa sul luogo dell'incidente. Resta però un dato inconfutabile. Secondo l'agenzia statistica ufficiale, l'anno scorso nel paese sono stati accertati ottomila sinistri con un bilancio di tremila morti e dodicimila feriti.

RAI NEWS

Commenti