DI MAIO E MELONI : REVOCARE LA CITTADINANZA ITALIANA A SANDRO GOZI

 “Egregio presidente del Consiglio, Sandro Gozi, già Sottosegretario della Presidenza del Consiglio del Governo Renzi con delega agli affari europei, secondo autorevoli fonti giornalistiche non smentite neanche dallo stesso interessato, a breve verrà nominato, in seno al Governo francese, responsabile degli affari europei. Non capiamo da dove possa scaturire tanta riconoscenza da parte dello Stato francese nei confronti di Sandro Gozi ma le norme sulla cittadinanza italiana precisano che, motivo di perdita della nostra cittadinanza possa essere il conseguimento di cariche pubbliche da parte di uno Stato estero. Ci appelliamo a Lei, presidente Conte, per impedire a chi abbia avuto la possibilità di accedere a dossier rilevanti per l’interesse nazionale di cambiare casacca impunemente e militare per altre nazioni. Le chiediamo, quindi, di avvisare Sandro Gozi che non sarà tollerata la sua scelta, rispetto alla quale non esiterà alla intimazione di legge e alla conseguenziale procedura di revoca della cittadinanza”. È quanto scrivono in una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, pubblicata questa mattina da Il Giornale, Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia e i deputati Andrea Delmastro delle Vedove, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli. Dello stesso avviso il vicepremier M5s Luigi Di Maio: “Tu lavori per il governo italiano, rappresenti e servi lo Stato italiano e poi ad un certo punto lo tradisci e ti vai ad arruolare nelle fila di un altro governo come responsabile della politica europea di Macron. Nulla contro la Francia però bisogna valutare se togliergli la cittadinanza”, ha affermato Di Maio. Secondo Di Maio “siamo di fronte ad una questione inquietante, per cui un nostro sottosegretario, nostro sottosegretario di Stato anche se era del Pd, adesso diventa esponente di un altro governo” con cui “abbiamo tante cose in comune ma anche tanti interessi confliggenti, su temi dell’economia, della concorrenza di alcune nostre aziende e anche nel consiglio europeo quando dobbiamo decidere alcune cose”. “Quindi chi dice che si tradisce l’Italia quando ti vai a prendere un ruolo come rappresentante di un altro governo dovrebbe evitare di fare un regalo a quel governo votando con l’opposizione”, ha concluso Di Maio. E lui, il diretto interessato, Sandro Gozi neo responsabile degli Affari Europei per il governo francese,, ha replicato sorpreso. “Quando leggo: alto tradimento, via la nazionalità italiana, mi viene da pensare: mammamia come siamo caduti in basso in Italia. Capisco Giorgia Meloni, Salvini le ha portato via tutti i temi di destra, non sa più a che santi rivolgersi, si è messa in testa di fare la guerra all’Europa e alla Francia. Capisco che sono europeista e amico di Macron quindi per lei magari sono da condanna a morte. Sono le stesse polemiche che c’erano quando i primi calciatori italiani, come Zola, venivano acquistati dalle squadre estere”. “Io – ha sottolineato ancora- sono consigliere per gli affari europei del primo ministro, non è che sono ministro del governo francese. Mi aspettavo delle critiche, ma sono rimasto sorpreso da tutto questo scalpore. Vuol dire che l’Italia è totalmente sconnessa da quello che accade in Europa. Quello che è successo con me è successo con tanti altri”. Più in generale, “Macron – ha detto ancora Gozi- lo conosco da tantissimi anni, da prima che entrasse in politica, l’ho sempre stimato, è una persona di grande competenza -ha affermato Gozi- Poi l’ho conosciuto meglio quando lui era nel governo Hollande e io sottosegretario del governo italiano. Io sono stato eletto nelle liste di En marche al Parlamento europeo perché siamo convinti che l’Europa la si può costruire solo con una politica transnazionale, con uomini e donne che hanno obiettivi comuni”. “La cosa paradossale – ha detto ancora l’ex sottosegretario dei Governi Renzi e Gentiloni- è che oggi c’è uno spirito antifrancese e anti-Macron in Italia che è assurdo perché se c’è un Paese che Macron ama è l’Italia, c’è grande ammirazione da parte dei francesi per l’Italia. Credo che Italia e Francia abbiano valori e interessi talmente comuni che dovrebbero lavorare insieme. Io spero che questo periodo di follia anti francese spero che passi il prima possibile”.
ASKA NEWS

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