SALGONO A 62 I PAESI CON I QUALI LA CONFEDERAZIONE ELVETICA HA STRETTO ACCORDI PER IL RIMPATRIO DEI CLANDESTINI

Durante la crisi migratoria degli anni 2015 e 2016, sono giunti in Europa in modo irregolare attraverso il Mediterraneo centrale anche numerosi cittadini del Bangladesh. Tutti gli Stati europei riscontravano difficoltà a cooperare con questo Stato nel quadro dell’allontanamento dei richiedenti l’asilo respinti.

La Svizzera è ora riuscita, nel quadro di incontri bilaterali, a codificare la cooperazione operativa con il Bangladesh nel settore del ritorno. Il Paese asiatico si impegna pertanto a supportare la Svizzera a livello degli accertamenti dell’identità e a riammettere sul proprio territorio i suoi cittadini tenuti a lasciare la Svizzera. La cooperazione operativa tra i due Stati si fonda su un accordo concluso nel settembre 2017 tra il Bangladesh e l’Unione europea. Per garantire l’attuazione corretta dell’accordo, tra i due Stati si terranno regolari incontri peritali a livello di rappresentanti delle autorità competenti.

Altri miglioramenti nel settore del ritorno
Con una quota di rimpatri pari quasi al 60 per cento, la Svizzera è uno dei Paesi più efficienti d’Europa in materia di esecuzione dei rimpatri. Dall’autunno 2013 alla fine del 2018 è stato possibile ridurre da 7293 a 3949 i casi pendenti in materia di esecuzione dei rimpatri. La Svizzera ha concluso accordi di riammissione, accordi di migrazione e partenariati in materia di migrazione con 62 Stati.
E c' e' da aggiungere che per  aggirare il divieto di molti paesi africani, come il Marocco, che non vogliono riprendersi i propri clandestini con voli speciali, la Confederazione Elvetica effettua tali rimpatri impiegando navi, un esempio  che anche il nostro paese dovrebbe seguire....
FONTE SEM

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