Fallita la mediazione del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, per fermare l’offensiva militare lanciata ieri dal generale Khalifa Haftar, l’uomo forte dell’Est della Libia che nei mesi scorsi ha preso anche il controllo del Sud del Paese, per “liberare l’Ovest da terroristi e mercenari”. Dopo aver incontrato ieri Fayez al Sarraj, premier del governo di Tripoli riconosciuto dalla comunità internazionale, Guterres è volato oggi a Bengasi per incontrare Haftar. Al termine dell’incontro, il numero uno dell’Onu ha dichiarato di lasciare il Paese “con il cuore pesante e profondamente preoccupato”, auspicando che ci sia ancora margine per “evitare uno scontro sanguinoso dentro e attorno a Tripoli”. Secondo i media libici, Haftar ha detto a Guterres che “l’operazione verso Tripoli continua per eliminare il terrorismo” e che non “c’è possibilità di dialogo con al Qaida, con l’Isis o con la Fratellanza musulmana”. Di fronte all’avvio delle operazioni, annunciate ieri dallo stesso Haftar in un messaggio audio, la forza di protezione di Tripoli, una coalizione di milizie fedeli al governo di Sarraj, ha annunciato una controffensiva, mentre le forze armate della città di Misurata, a Ovest di Tripoli, si sono dette “pronte a fermare l’avanzata” di Haftar. “Misurata si è opposta e ha combattuto contro il tiranno Muammar Gheddafi e ha sempre favorito l’unità e l’accordo tra i libici, quindi non può rimanere inerte di fronte ai movimenti e all’escalation di Haftar nell’Ovest della Libia per imporsi come leader di tutti i libici”, si legge nel comunicato diffuso da Misurata. Sul terreno oggi si hanno notizie di scontri a Sud della capitale, con le forze di Haftar che rivendicano di aver preso il controllo delle zone di Qasr Bin Ghashir, Wadi Al Rabie e Souq al-Khamis, e l’aeroporto internazionale della città, sempre a sud di Tripoli. Tuttavia il governo di Sarraj ha contestato tali dichiarazioni. La situazione in Libia sarà al centro questa sera di una riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza dell’Onu, durante la quale interverrà Ghassan Salamè, l’inviato per la Libia del Segretario generale dell’Onu. “L’Onu è impegnata a facilitare una soluzione politica e, qualunque cosa accada, l’Onu è impegnata a sostenere il popolo libico”, ha ribadito oggi Guterres prima di lasciare il Paese.
ASKA NEWS
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