L' ISIS RIVENDICA LE STRAGI DI CRISTIANI NELLO SRI LANKA

​Gli attacchi nello Sri Lanka sono stati compiuti in "rappresaglia" per la strage nelle moschee di Christchurch (Nuova Zelanda) del 15 marzo scorso in cui morirono 50 persone: è quanto emerge da una prima indagine degli attentati di domenica secondo quanto ha riferito oggi in Parlamento il vice ministro della Difesa del Paese. Lo riporta l'emittente indiana Ndtv. L'Isis ha rivendicato gli attacchi che hanno causato almeno 321 morti, senza tuttavia fornire alcuna prova del suo coinvolgimento diretto. Lo riferisce il Site. La rivendicazione dell'Isis è giunta oggi attraverso Amaq, l'agenzia di propaganda del gruppo terroristico. L'Isis ha poi diffuso una foto di quello che il gruppo jihadista indica come il capo dei kamikaze autori degli attacchi. Nella foto, la cui autenticità non è possibile verificare, si vede un uomo con la barba e a volto scoperto e un fucile nella mano sinistra, affiancato da 6 uomini con il volto coperto da kefiah, che sarebbero gli altri sei attentatori suicidi. Tre sono alla sua sinistra, tre alla sua destra e tre impugnano un coltello. Sullo sfondo la bandiera dell'Isis. Rafforzata la sicurezza intorno alle chiese dell'isola. Il presidente Maithripala Sirisena ha attribuito all'esercito speciali poteri di polizia.  -
RAI NEWS

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