MONTA UN GOLPE ISTITUZIONALE CON IL CASO " DICIOTTI "

Ed e' chiaro che il caso " Diciotti " il pattugliatore italiano che ha soccorso oltre 190 sedicenti profughi in acque maltesi, sia una trappola studiata a tavolino dalle cancellerie europee e dai poteri economici finanziari , con il chiaro intento di rovesciare l' attuale governo Lega - M5S che sta prendendo sempre piu' forti posizioni critiche riguardo l' Unione Europea.  La magistratura e' partita all' attacco contro il ministro Salvini accusato di sequestro di persona, cosa incredibile perche' qui non siamo in presenza di liberi cittadini stranieri, ma di veri clandestini di cui non si conosce l' identita', l' origine ed il grado di pericolosita' per la sicurezza nazionale e l' ordine pubblico. Vicenda che conferma come la marina e le stesse forze armate non rispondano al governo ma ad altri poteri posizionati sulle alture di Roma. Per questo e' bene che i leader di questo governo Di Maio e Salvini attuino la linea dura contro l' Europa che ha lasciato sola l' Italia nel gestire il problema dell' immigrazione- invasione dall' Africa , linea dura che passa non solo dal blocco del contributo di 20 miliardi all' Unione Europea, ma attuando un blocco navale sulle coste del Nord Africa e monitorando attentamente i loschi traffici di Malta, vedasi traffico di carburanti importati illegalmente dalla Libia oltre ad armi e droga . Una stretta su Malta che potrebbe portare a ben piu' miti consigli il discusso governo Maltese gia' denunciato per le sue losche trame dalla giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa a Malta in un misterioso attentato che sa tanto di azioni dei servizi maltesi. I sedicenti profughi della nave Diciotti, vanno identificati rapidamente e chi non ha diritto alla protezione internazionale deve essere immediatamente espulso. Ma dopo questa ennesima " crisi diplomatica " il governo non dovra' piu' permettere alle navi della Marina Militare e della Guardia Costiera di operare fuori dalle acque territoriali nazionali, attuando invece i respingimenti degli eventuali barconi di clandestini in rotta verso le coste siciliane e per questo  e' necessaria un' azione diplomatica con il governo di Tripoli , peraltro riconosciuto da Ue e dall' Onu, anche attraverso la minaccia di ritorsioni economiche e militari ed infine con l' attuazione di un blocco navale , quest' ultimo chiesto dalla leader di FDI  On Giorgia Meloni.
IL CONFORMISTA

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